Complesso di Edipo
Il complesso di Edipo secondo Lacan rappresenta una trasformazione fondamentale nella strutturazione del soggetto, in cui la sua identità e desiderio si costituiscono attraverso il passaggio dall’ordine immaginario a quello simbolico. Mentre per Freud il complesso di Edipo è un fenomeno psicologico che riguarda la fase di sviluppo psicosessuale del bambino, Lacan lo ripensa come un processo strutturale che si radica nell’ingresso del soggetto nel linguaggio e nell’ordine simbolico.
1. La Metafora Materna e la Funzione del Desiderio Materno
Lacan introduce il concetto di metafora materna come il primo passaggio nel complesso di Edipo. In questa fase iniziale, il bambino si trova in una relazione simbiotica con la madre, priva di una separazione chiara. Lacan descrive questa condizione come una fase primitiva in cui il soggetto non è ancora separato dal suo oggetto di desiderio, la madre. La relazione con la madre è centrale nel processo di formazione del desiderio, ma questa fusione non può essere mantenuta indefinitamente, poiché la madre rappresenta anche una mancanza che il bambino tenta di colmare. La madre, infatti, diventa simbolicamente il primo “Altro”, ma senza la figura paterna, il bambino rischia di restare prigioniero di un rapporto di simbiosi senza poter sviluppare una propria soggettività.
Lacan parla della madre come dell’oggetto del desiderio, ma questo desiderio è irraggiungibile e non può mai essere pienamente colmato. La madre è, per il bambino, la figura che rappresenta sia il desiderio che la mancanza, ma questa situazione non è sostenibile senza l'intervento simbolico di un terzo elemento, che permetta al bambino di distaccarsi e di entrare nell'ordine del linguaggio (Lacan, Écrits, 1966).
2. L'Intervento del Nome-del-Padre e la Legge della Separazione
L’introduzione della funzione paterna, che Lacan definisce attraverso il concetto di Nome-del-Padre, segna il secondo tempo del complesso di Edipo. Non si tratta del padre come figura concreta, ma come un significante che opera nell'ordine simbolico. Il padre, attraverso la funzione simbolica, rappresenta una Legge che impedisce al bambino di restare intrappolato nel desiderio materno, separandolo dall'oggetto primario e introducendo il principio di castrazione. Lacan definisce questo passaggio come l'ingresso nell'ordine simbolico, dove il bambino deve riconoscere che non può avere accesso completo al desiderio della madre.
Il padre simbolico agisce come un terzo, creando un intervallo tra il bambino e la madre, stabilendo la separazione. Questo atto di separazione non è una privazione fisica, ma un passaggio attraverso il Nome-du-Père, che funge da intervallo tra il bambino e il desiderio materno, creando la struttura del desiderio stesso. Il bambino, quindi, inizia a comprendere che l’oggetto del suo desiderio (la madre) è desiderato da un altro (il padre), e che la sua posizione è quella di un soggetto desiderante, non più un oggetto di desiderio (Lacan, Écrits, 1966).
3. La Castrazione Simbolica e l'Entrata nel Simbolico
Il terzo e ultimo momento del complesso di Edipo riguarda la castrazione simbolica. Questo non è un processo fisico, ma una presa di coscienza da parte del bambino che non può avere accesso illimitato al desiderio della madre. La castrazione simbolica rappresenta la consapevolezza che il desiderio è sempre segnato dalla mancanza. Il soggetto, attraverso questa consapevolezza, entra nel simbolico, un ordine di leggi e significati che regolano il desiderio e la realtà. Lacan definisce questa esperienza come il momento in cui il bambino accetta che il desiderio non possa essere mai completamente soddisfatto e, di conseguenza, si struttura come soggetto desiderante, situato nell’ordine del linguaggio e della cultura.
In questa fase, il soggetto riconosce la propria posizione nella rete simbolica: non è più al centro del desiderio della madre, ma si trova ad essere il soggetto del proprio desiderio. Il complesso di Edipo, quindi, non è semplicemente una questione psicologica di conflitto tra il desiderio di possedere la madre e l'autorità del padre, ma un passaggio cruciale che segna l'accesso del soggetto all'ordine simbolico, attraverso l'accettazione della castrazione come condizione del desiderio e della soggettività. Lacan sottolinea che il soggetto è sempre intrinsecamente segnato dalla mancanza, e il suo desiderio è strutturato proprio da questa assenza (Lacan, Écrits, 1966; Lacan, Le Séminaire, Livre V, 1957-1958).
Conclusioni: Il Complesso di Edipo come Struttura del Desiderio
Il complesso di Edipo, per Lacan, è una condizione fondamentale per la costituzione del soggetto e non si limita a un conflitto familiare, ma rappresenta il passaggio attraverso il quale il soggetto entra nell’ordine simbolico. In questo processo, il desiderio non è qualcosa che può essere completamente soddisfatto, ma è segnato dalla mancanza, che diventa la condizione per l’emergere del soggetto desiderante. Il padre, come significante simbolico, introduce il linguaggio e la Legge, separando il soggetto dalla fusione con la madre e creando la struttura del desiderio che organizza la sua psiche e il suo posto nel mondo sociale.
Bibliografia:
- Lacan, J. (Écrits: A Selection). 1966.
- Lacan, J. (Le Séminaire, Livre V: Les Formations de l'inconscient). 1957-1958.
- Lacan, J. (Écrits). 1966.
l
Nessun commento:
Posta un commento