martedì 1 aprile 2025

Il Trauma

 Il Trauma


1. Il Trauma come Irruzione del Reale

Lacan concepisce il trauma non solo come un evento catastrofico, ma come l'irruzione del Reale, ossia di ciò che sfugge alla simbolizzazione. Nel Seminario XI, afferma:

"Il reale è ciò che sempre ritorna al medesimo posto" (Lacan, 1973, p. 53). Questo significa che il trauma non è semplicemente un'esperienza vissuta, ma un buco nel simbolico che si ripresenta costantemente in modi differenti. Il trauma si manifesta come un'eccedenza di significato che il soggetto non riesce a integrare nel proprio discorso, provocando ripetizioni sintomatiche e angoscia.

2. Trauma e Linguaggio

Il trauma, per Lacan, è intrinsecamente legato alla struttura del linguaggio. Il soggetto, per entrare nell'ordine simbolico, deve rinunciare a un godimento primordiale, un'operazione che può essere vissuta come traumatica. Come sottolinea nel Seminario XX:

"Il godimento è proibito a chi parla come tale" (Lacan, 1975, p. 9). Questa perdita originaria è strutturale e genera un vuoto che il soggetto tenta di colmare attraverso il desiderio e la ripetizione sintomatica. Il trauma può emergere in seguito a una rottura dell'ordine simbolico, come nei momenti di crisi soggettiva o nei processi di sradicamento culturale.

3. La Retroattività del Trauma (Nachträglichkeit)

Riprendendo Freud, Lacan insiste sull'idea che un evento traumatico non sia tale in sé, ma lo diventi retroattivamente. Nel Seminario XI spiega:

"Ciò che si è prodotto come effetto non era dato come tale nell'evento originario" (Lacan, 1973, p. 55). Questo principio di "posteriorità" (Nachträglichkeit) implica che il trauma venga riscritto nel tempo, in funzione delle successive rielaborazioni simboliche. Il soggetto può vivere un evento senza attribuirgli inizialmente un carattere traumatico, ma esso può acquisire questa valenza in un secondo momento, quando un nuovo significante lo riattualizza.

4. Trauma e Godimento

Il trauma non riguarda solo la perdita, ma anche l'incontro con un godimento opaco e insopportabile. Lacan descrive questo fenomeno attraverso il concetto di "jouissance":

"Il trauma è l'incontro con il reale del godimento" (Lacan, 1973, p. 65). Il godimento traumatico non è necessariamente doloroso nel senso comune, ma è qualcosa che eccede il principio di piacere e che il soggetto non riesce a regolare. Questo godimento può manifestarsi sotto forma di sintomi nevrotici, ripetizioni compulsive o angoscia intensa.

5. Il Trauma della Castrazione

Uno dei traumi fondamentali è quello della castrazione simbolica, ossia la scoperta della mancanza strutturale del soggetto:

"Il Nome-del-Padre è il significante che, simbolizzando la mancanza nel desiderio, permette l'accesso al simbolico" (Lacan, 1957, p. 321). La castrazione non è un evento concreto, ma un'operazione simbolica che segna l'ingresso del soggetto nell'ordine della legge e del desiderio. La sua mancata elaborazione può dare origine a strutture patologiche come la psicosi o il pervertimento.

6. Trauma e Psicosi

Nella psicosi, il trauma si manifesta come il ritorno massiccio del Reale, a causa della "forclusione" del Nome-del-Padre:

"Ciò che è forcluso nel simbolico ritorna nel reale" (Lacan, 1956, p. 293). A differenza della nevrosi, dove il trauma può essere rielaborato simbolicamente, nella psicosi esso ritorna sotto forma di allucinazioni o deliri. La mancanza di un significante padrone stabile impedisce al soggetto psicotico di simbolizzare la propria esperienza, lasciandolo esposto a un Reale senza mediazioni.

7. Trauma, Fantasma e Ripetizione

Il trauma è strettamente legato alla dimensione del fantasma, che funge da matrice simbolica attraverso cui il soggetto organizza il proprio rapporto con il desiderio e il godimento. Nel Seminario VI, Lacan afferma:

"Il fantasma è la risposta del soggetto di fronte al desiderio dell'Altro" (Lacan, 1958, p. 184). Quando il trauma si produce, il fantasma può essere sconvolto, lasciando il soggetto in una condizione di angoscia e di smarrimento. La ripetizione compulsiva di situazioni traumatiche può essere vista come un tentativo inconscio di reinscrivere l'evento traumatico nel campo simbolico.

8. Clinica del Trauma in Psicoanalisi

Nel trattamento psicoanalitico, il trauma non viene affrontato direttamente come un evento da "rimuovere", ma come un nodo da decifrare attraverso la parola. L'analisi mira a riaprire lo spazio del desiderio e a consentire al soggetto di dare un senso alla propria esperienza, senza cadere nella rigidità della ripetizione sintomatica. L’atto analitico consiste nel permettere al soggetto di ricostruire il proprio rapporto con il trauma, trovando nuove possibilità di significazione.

Conclusione

Il trauma in Lacan non è un semplice evento accidentale, ma una struttura dell'esperienza umana. Esso deriva dalla stessa costituzione del soggetto nel linguaggio e dal suo rapporto con il desiderio e il godimento. La sua elaborazione non può avvenire tramite una semplice rimozione, ma richiede un lavoro di soggettivazione e di simbolizzazione.

Bibliografia

  • Freud, S. (1895). Progetto di una psicologia. Opere, vol. II.

  • Freud, S. (1920). Al di là del principio di piacere. Opere, vol. IX.

  • Lacan, J. (1956). Intervento sui Seminari di Sainte-Anne. In Scritti.

  • Lacan, J. (1957). L'istanza della lettera nell'inconscio o la ragione dopo Freud. In Scritti.

  • Lacan, J. (1958). Il Seminario, Libro VI: Il desiderio e la sua interpretazione.

  • Lacan, J. (1973). Il Seminario, Libro XI: I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi. Torino: Einaudi.

  • Lacan, J. (1975). Il Seminario, Libro XX: Ancora. Torino: Einaudi.

Nessun commento:

Posta un commento

Eschaton. Per un’erotica del tempo estremo

Il tempo dell’invecchiamento non è solo successione cronologica ( Chronos, χρόνος ), ma un esperire soggettivo della fine , un attraversame...